lunedì 16 novembre 2015

GioVedi ti penso ancora.....

Era il tempo delle  tue colazioni con Nutella. Mangiavo altro io, anche se non ricordo cosa. Di me a quel tempo, ricordo te. E niente altro. Erano le tue risate in differita a riempire l'aria. Si, ridevi così, un passo dopo la battuta, dopo esserti lisciato la barba e messo dei puntini sospensivi, come quando si sorseggia un buon vino e bisogna prendersi il giusto tempo per lasciare che i sentori si diffondano sulle papille. Ho sempre amato quel tuo modo di ridere quasi ragionato, di uno che non ride a caso per qualunque cosa, anche se non ne vale la pena. Ho amato molte cose di te. Il pudore che hanno solo i bambini è un'altra cosa che mi manca, nonostante scandagli spesso l'animo umano che mi circonda, non riesco a trovarlo, non più, non in qualcuno. Ho amato anche la tua paura travestita da integerrima dirittura morale. Eri l'eroe, non potevo che metterci una morbida coperta attorno. Penso e ripenso, a colori. Nulla è sbiadito. La sciarpa è nell'armadio insieme a tante altre cose che hanno scritto una pagina di storia. Chiudo gli occhi e m'incanto ancora, senza ruggine.
Il tempo aiuta chi vive la vita.

A B. che mi ha fatto ripensare a mille cose.

PuntoG

sabato 29 agosto 2015

Manca(mento)

Danzano le dita su tasti bianchi e neri mentre una luna più grande tra le lune, fa da regina a questa notte. E' profumo d'estate questo buio appena cominciato. Cerco note di memoria con lo stesso odore. Tutto si perde nell'oblio di un trampolino mancato, di un tuffo rimasto a mezz'aria o solo pensato. Ci sono notti che regalano e altre che rubano. Sempre è il sibilo di un cobra acquattato dentro la cesta e l'estate l'ipnosi del flauto. Serve un'altra stagione adesso.

PuntoG

venerdì 29 maggio 2015

Capitano mio capitano

Come Capitano di nave deserta,
sfida la tolda.
Occhi muti spazzano l'orizzonte
fino a Penelope e i Proci.
Ulisse s'imbellisce
di spade e allori ovunque.
Argo si scrolla
dal nastro rosso.
Gli animali sanno.

PuntoG

domenica 15 febbraio 2015

Ovunque

La bava di baco sa unire
ovunque
è solo un po' più in là da qui
apro la finestra e canto(ti) la poesia.....

PuntoG

domenica 1 febbraio 2015

Dedicata ad A.

Erano i thè della frivolezza, tutta inventata a colpi di meches sui capelli e orecchini per tutte le stagioni. Costruirla ci faceva sentire leggere e le risate servivano ad accogliere le fette di torta senza l'ombra dei sensi di colpa. Almeno un titolo di libro però arrivava sempre, come il tonfo della zolletta di zucchero nella tazza piena, ed era sempre stupore. Erano gli anni in cui il tempo non solo sembrava essersi fermato, ma addirittura ci regalava qualche anno in più, a ritroso. Sembravamo i ragazzi dei college in quelle case sempre aperte a tutti e a una manciata di passi una dall'altra. Il mondo ci aspettava per essere conquistato, e noi ne avevamo fame. Le vasche del pomeriggio, finivano sempre dentro qualche piatto dai colori forti e dal colesterolo in tripudio.
La forbice cominciò ad aprirsi quella domenica della gita al castello dopo pranzo. Come biglie iniziammo a rocambolare a caso. Infatti all'epocale concerto di Patti Smith, molti di voi non c'erano, e fu meno bello. Quando fu il momento di percorrere il lungo corridoio fino a quella stanza, forse tornammo ad essere ancora tutti insieme un'ultima volta,  anche se non vi vedevo, e i piedi e il fiato s'inciampavano.  L'abbiamo pensato tutti, senza dirlo, che quel vestito era inadatto. Abbiamo sistemato il nodo alla cravatta, lisciato le maniche, scompigliato i ricci. Tieni i posti vicini, non te ne dimenticare.
Non mi mancate perché so di non avervi perso.

Ad A. che, come un folleto, sa sempre rimescolare i ricordi col presente. E anche a tutti gli altri

PuntoG