sabato 19 marzo 2016

Inshalla,a volte

Ci sono cose che capitano. Capitano e basta.
Ci sono altre cose che capitano come se la vita dovesse risarcirti di qualcosa.
Un copione quasi uguale. Su pagine nuove di cartiera. Senza sgualciture, stirate e inamidate.
Pagine così perfette che uno magari ci mette un punto di domanda alla fine di un pensiero ricorrente del tipo "E adesso".
C'è una ciclicità strata, un rewind che riporta la canzone all'inizio. Tu ci sei, la musica anche. Il cantante è uno nuovo, mai sentito prima. Non più bravo, non peggiore, solo diverso.
Come nel palazzo qui davanti.
Ogni sera la stessa successione di accendersi e spegnersi di luci. Ogni sera  una recita diversa, un copione inedito.
Prima o poi smetterò di scrivere, sicuro.
Non prima di aver dipanato un pò di cose.
Stasera volute grigie e pastis.
Inshalla!!!

PuntoG

A L.e U., così lontani, così vicini.

giovedì 10 marzo 2016

Domani nella battaglia pensa a me

Ulisse tornò ad Itaca solo per ritrovare Argo.
Penelope è il buon partito, la madre dei figli. Ha le ali di Icaro, può volare restando. Perde tempo tessendo e sfilando la tela per avere la compagnia dei Proci, non  nella speranza del ritorno del suo sposo come ci hanno fatto credere.
Polifemo e le sirene il desiderio di Ulisse di non tornare. tanto che s'immagina persino i lotofagi.
Argo lo aspetta, pidocchioso e affamato. Beffa del  destino fa si che muoia  dopo il ritorno di Ulisse. Ritorno inutile insomma. Però è l'unico che riesce a vedere oltre le apparenze.
Gli eroi sono strani. Compiono gesta di un coraggio estremo e poi s'inciampano davanti al proprio sentire, davanti a realtà immaginate, incapaci di raccontarsi le proprie verità.
Gli eroi non esistono neppure nei poemi epici.
Non me ne voglia Omero se ho colto l'inganno della narrazione.



"Domani nella battaglia pensa a me e cada la tua spada senza filo. Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero mortale, e lascia cadere la tua lancia rugginosa. Che io pesi domani sulla tua anima, che io sia piombo dentro il tuo petto e finiscano i tuoi giorni in sanguinosa battaglia.
Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori."
 

Shakespeare, Riccardo III  

PuntoG