domenica 30 marzo 2014

Outing

Mettere ordine. Le virgole per prendere fiato e i puntini sulle "i" come aureole sulle verità.
Stanno sospesi, i puntini appunto, come se qualcuno ci soffia da sotto. Non troppo piano, ma neppure troppo forte, che altrimenti se ne volano via come palloncini abbandonati dal polso. C'è un equilibrio nel mettere questi benedetti puntini, un ritorno ad un ordine disatteso o evitato. E' come fare le pulizie di Pasqua quando il sole si risveglia e fa cantare i pennuti sotto le nuvole leggere. C'è un bisogno, come di pulire i vetri per fare entrare luce tersa. A volte la vita è opaca e necessita di una lucidata per sorridere meglio.
Mia madre dice -beata lei che è così informata - che quest'anno va di moda il rosso sulle labbra. Andrò a comprarlo.
PuntoG

giovedì 13 marzo 2014

Per trovare i cronopios bisogna essere un po’ cronopios, ma anche un po’ famas

C' è una gran corrente a volte. Porte che si aprono e si chiudono continuamente, nemmeno il tempo per vedere lo spiraglio di luce inghiottita dentro lo spazio della memoria. A volte capitano tuffi dentro braccia che ti avvolgono come la luce di queste mattine così luminose che devi indossare gli occhiali da sole prima delle ciabatte. Per salire le scale servono le istruzioni, dice Julio. Potrebbe aver ragione. Le pedate tutte uguali sono l'inganno dell'ovvietà. Celano inciampi. Inaspettati. A volte sorrisi.

PuntoG

giovedì 6 marzo 2014

Lette(re)

Andarsene per tornare
è il gioco del perdere
letto sui fondi del caffè
bevuto nella stanza
con le grate alle finestre.
Ha le gambe nelle enne
il verbo,
solide per passi svelti,
un ponte nella A
per passare dall'altra parte.
E non importa se la tazza
è sbeccata da un sorriso.

PuntoG