martedì 21 giugno 2011

dal silenzio

avevamo l'Eden e non lo sapevamo

da dentro il pozzo si levano voci e mani
e suoni indistindi

un'eco rimbomba intorno
come cannoni di guerra

avevamo l'Eden e l'abbiamo perduto
per sempre

nulla tornerà come prima

PuntoG

4 commenti:

  1. (Scrivo senza sapere, conoscere. Però ogni volta che perdevo un Eden ne scoprivo un altro. Con la mani e i piedi trafitti, ma incapace di stare fermo.)

    Un abbraccio.
    Pim

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  2. Metto l'abbraccio in tasca e me lo porto dietro perchè ne ho bisogno.

    L'Eden....ci sono volte in cui lo si perde e basta. E davvero non ce ne possono più essere. Come perdere la vista. Il Braille e il tatto sono forme alternative. Ma nulla sarà più come prima. E (il racconto di) un tramonto o un sorriso non sarà più come prima.
    I piedi, i miei, sono sempre andati avanti. Stavolta, l'Eden, so che è stato perso davvero per sempre.

    Un abbraccio anche a te

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  3. Grazie cooksappe. E grazie per essere passata :)

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