Comincia con un ingresso, un cunicolo, e finisce con un'uscita.
In mezzo ci sta il Paese delle Meraviglie, Alice, il Bianconiglio e la Regina di Cuori con tutte le carte.
Un'ingresso, un'uscita, e in mezzo il viaggio.
E i biscotti che ne servirebbero a chili, perchè le porte e le stanze dentro cui entrare non hanno mai la giusta dimensione. E non basta trattenere il fiato per entrarci, o saltare per raggiungere la maniglia per aprire una porta che, per le dimensioni, sembra quella d'ingresso di un castello. Io non so se sono i biscotti della colazione o la pappa alla frutta della mamma, ma tant'è le porte grandi a dismisura prima o poi le apriamo, ci infiliamo dentro a stanze che sembrano la casa delle formiche, e troviamo anche l'uscita. Sarà perchè, come dice Pim, in fondo a ogni dolore c'è una porticina, come quella da cui esce Alice...
PuntoG
Grazie per la citazione, G. Pensa che l'immagine mi era balzata agli occhi all'improvviso, come il Bianconiglio... Hai saputo rivestirla di poesia da par tuo. :-)
RispondiEliminaUn abbraccio.
P.
"da par tuo" mi pare un bel complimento :)
RispondiEliminaGrazie a te, Pim