...bisognerebbe fargli una carezza e mettergli in mano un quadrato di carta bianca, una specie di origami - un unicorno direbbe Deckard, un flauto direbbe Rachael - facendogli ascoltare questo sassofono qui. Nella parte più interna, scritto con la stilografica, magari una Montblanch, un nome. La trama di cellulosa andrebbe conservata al buio, dentro un barattolo a chiusura ermetica. Per mantenere intatta la fragranza e impedire all'ossigeno di svaporare l'inchiostro.
Riaprirlo tra vent'anni, direbbe Lucio.
PuntoG
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