mercoledì 3 settembre 2014

Da Rogoredo a......

Da dietro al finestrino le stazioni scorrono nella notte. Le luci al neon le rendono ancora più silenziose. Un'altra stazione e un'altra fermata. Cartello blu con scritta bianca: ROGOREDO. E allora me la vedo li, ferma sul binario, coi piedi nelle scarpe comode a spiare la vita. Un ragazzo legge un libro in attesa del treno. Arriva. Continua a leggere mentre i piedi s'inerpicano sugli scalini, senza perdere neppure una lettera. Dev'essere un buon libro, oppure solo un buon compagno nella solitudine della notte. Penso che Prishilla ne avrebbe scritto una storia fatta di vento e aria. Mancano un quarto alle 12 e un uomo è finito sotto un treno. La sosta diventa lunga. Finisco la scatola di biscotti mentre penso alle storie che sono nate su questi binari.
Priscilla la trovate qui
PuntoG

3 commenti:

  1. Mi hai lasciato senza parole, e come sai non è facile. Pesco uno dei tuoi biscotti (non potevano mancare!) e mi lascio abbracciare dall'idea di esserti compagna di viaggio. Seguo i tuoi occhi, lungo il 'mio binario', e mi emoziona pensare di poterlo un po' vedere dal tuo finestrino. Grazie.

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  2. Sono passato diverse volte anch'io per la stazione di Rogoredo (Frecciarossa, bien sûr) e non ho mai mancato di inviare un abbraccio virtuale a Prishilla. Ricordo che glielo confidai in un commento a un suo post di qualche anno fa.
    Tu, però, hai avuto l'ispirazione di dedicarle un brano intero che mi ha colpito ed emozionato: lungo tutti questi anni la presenza di Prish ci è divenuta dolcemente familiare, nell'accompagnarci con leggerezza nelle vicissitudini delle nostre esistenze, ed è bello che tu le abbia reso omaggio.
    Applausi. :-)
    P.

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  3. Belli, il pezzo e il pensiero!
    Ecco, questo è un po' il fascinoso mondo dei viaggi, sui binari e in rete.
    Chapeau

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