venerdì 18 novembre 2011

a forza di misunderstanding

Dal bordo della piscina
e del misunderstanding
ti grido
- che bisogno avevi di raggiungere l'altro lato del sonno -
non senza provare la sciarpa fatta da me, almeno.
Mi disfo in biglie
in rumore sul pavimento
metà inverno, metà oceano
in cui affondo
col palloncino legato al polso.
E' un foglio ai bordi del calendario
e occorrono le calze e la pazienza
e gli estintori sul ballatoio
dove aspetto, in buona fede,
mentre dal bar di sotto
arriva questa musica.
Lei sarà sicuramente deliziosa
come le anatre nell'acqua a Central Park
e avrà tutti i tuoi recapiti,
vedrai, che ti telefona.

PuntoG

somewhere, sometimes

2 commenti:

  1. Emozionante.
    Di questa poesia ci sono due aspetti che mi affascinano.
    Uno riguarda la poetica, il modo stilistico ed espressivo: tecnica delle libere associazioni? le immagini di un sogno? oppure parole prese a caso in un libro (Salinger?) e poi mischiate a produrre un effetto surreale?
    Il secondo riguarda lo stato d'animo che ha generato questi versi: di sicuro l'Autrice era a casa, ma non mi avventuro oltre nell'analisi perché rischio anch'io il misunderstanding... :-)

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  2. Ci sono cose che senti tue perchè l'emozione che trasuda è quella che hai in tasca mentre sei seduto sulla poltrona con un libro in mano, con le parole che diventano liquide e fanno a cazzotti coi pensieri. La poesia l'ho rubata sul web, facendola mia con qualche vermetto nero quà e là.
    Mi piace ti abbia emozionato. Mi piace la collocazione in cui mi poni (si, sono a casa eccetera eccetera :) anche se la tua affermazione mi rende trasparente. Che poi è forse la motivazione per cui vaghiamo tra la rete. O stiamo, chi sa!!!
    Buon sabato Pim

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