giovedì 24 maggio 2012

Parafrasando Shéhérazade #1

”Raccontami una storia,” ti dico.
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”

Si sedette sul tappeto bianco rannichiata accanto alla poltrona. Sotto di lei, un cerchio unito da una linea diagonale, segnava la vittoria di un tris. C'era una musica, delle candele accese, odore di miele di montagna e cannella.
”Raccontami una storia,” disse.
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
Chiuse gli occhi e le fiammelle disegnarono figure strane attraversando il velo delle palpebre.

Foto scattata e di proprietà di PuntoG

Dentro il cassetto le perle nere cianciavano rumorose, ridendo con un cinguettio. Si spingevano, anche. Qualcuna, nel salto, provava a fare un triplo salto mortale. Allora tutte tacevano e trattenevano il fiato, fino al tonfo dell'atterraggio che le scompigliava tutte.
"Ancora, ancora!!!"
Tutte, proprio tutte, roteando con una piroetta, si girarono verso la voce.
Ci fu silenzio.
La perla si sentì osservata e, invece di arrossire, sbiancò.
Da allora, nel cassetto, le perle nere stanno in cinque  file ordinate. Al centro una perla bianca.
Al bordo dell'ultima fila, un filo rosso. Come nella vita di ogni Uomo.

Aprì gli occhi e spense le candele.
Qualcuno pianse.

PuntoG

2 commenti:

  1. C'è una frase molto significativa, da "La leggenda del pianista sull'oceano": "Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla".

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    Risposte
    1. Mi piace e mi spaventa.
      D'istinto rispondo: "Lo so, anche se non ci avevo mai pensato."

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