lunedì 23 luglio 2012

Signora Milena


La facilità di scriver lettere - considerata puramente in teoria - deve aver portato nel mondo uno spaventevole scompiglio delle anime. E' infatti un contatto con fantasmi, e non solo col fantasma del destinatario, ma anche col proprio che si sviluppa tra le mani nella lettera che stiamo scrivendo, o magari in una successione di lettere, dove l'una conferma l'altra e ad essa può appellarsi per testimonianza. Come sarà nata mai l'idea che gli uomini possono mettersi in contatto tra loro mediante lettere? A una creatura umana distante si può pensare e si può afferrare una creatura umana vicina, tutto il resto sorpassa le forze umane.
Scrivere lettere però significa denudarsi davanti ai fantasmi che ciò attendono avidamente. Baci scritti non arrivano a destinazione, ma vengono bevuti dai fantasmi lungo il tragitto. Con così abbondante alimento questi si moltiplicano in modo inaudito.
L'umanità lo sente e li combatte; per cercar di eliminare l'azione dei fantasmi tra uomo e uomo e per raggiungere il contatto naturale, la pace delle anime, essa ha inventato la ferrovia, l'automobile, l'aeroplano, ma ciò non serve più, sono evidentemente invenzioni fatte già durante il crollo; la parte avversaria è molto più calma e più forte, anche se l'umanità dopo la posta ha inventato il telegrafo, il telefono, il telegrafo senza fili.
Gli spiriti non moriranno di fame, ma noi periremo.

Lettere a Milena, F. Kafka

C'è stato un tempo, in cui la frase di default nelle mie mail, recitava più o meno così: "Io ti scrivo, non per questo devi necessariamente leggermi". Davo da bere.
PuntoG

2 commenti:

  1. Sarei curiosa di sapere cosa scriverebbe Kafka a proposito di Skype....

    Buon lunedì, cara .G

    Prish

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  2. Penso che scriverebbe che potrebbe essere un buon modo per prendere un tè coi biscotti.....

    Buonanotte, cara P.

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