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domenica 11 marzo 2012
(da) La tigre assenza
È rimasta laggiù, calda, la vita,
l’aria colore dei miei occhi, il tempo
che bruciavano in fondo ad ogni vento
mani vive, cercandomi…
Rimasta è la carezza che non trovo
più se non tra due sonni, l’infinita
mia sapienza in frantumi. E tu, parola
che tramutavi il sangue in lacrime.
Nemmeno porto un viso
con me, già trapassato in altro viso
come spera nel vino e consumato
negli accesi silenzi…
Torno sola
tra due sonni laggiù, vedo l’ulivo
roseo sugli orci colmi d’acqua e luna
del lungo inverno. Torno a te che geli
nella mia lieve tunica di fuoco.
Cristina Campo
[02012010]
c’è una pace nell’ascolto delle cose
che come l’insieme delle gocce
forma l’incalcolabile vastità del mare
quando soffia l’attesa lieve delle onde
all’increspatura della tua fronte
che arriccia in silenzio il sopracciglio
e pensa
c’è una pace nel sentirsi granello tra le cose
che non si chiede ma si perdona l’esistenza
ora che la fine dell’anno è solo un rito formale
per il computo delle nostre ossa
[E' una pace tersa stasera
barattare al tempo il mio perdono]
“dialoghi con nessuno”, Natalia Castaldi
domenica 11 dicembre 2011
Ancora (un pò)
Mai più l'alba
dentro la nebbia
degli alberi fitti,
delle strade nel buio,
delle mani che scivolano
svaporando la brina.
Mai più bugie
sotto un cappello
di risate,
braccia
che prendono
un'altra forma.
Un lago di primavera
scioglierà gli abbracci,
sarà per sempre
il tempo senza bugie.
E la nebbia
e gli alberi e gli abbracci,
saranno acqua intorno ai pesci.
E sarà per sempre,
l'ultima bugia
alitata agli occhi.
Si farà finta che sia nebbia,
nell'alba,
in uno dei fogli del calendario.
Ancora un'altra bugia,
un'altra risata,
un'altra nebbia
un altro poi.
PuntoG
dentro la nebbia
degli alberi fitti,
delle strade nel buio,
delle mani che scivolano
svaporando la brina.
Mai più bugie
sotto un cappello
di risate,
braccia
che prendono
un'altra forma.
Un lago di primavera
scioglierà gli abbracci,
sarà per sempre
il tempo senza bugie.
E la nebbia
e gli alberi e gli abbracci,
saranno acqua intorno ai pesci.
E sarà per sempre,
l'ultima bugia
alitata agli occhi.
Si farà finta che sia nebbia,
nell'alba,
in uno dei fogli del calendario.
Ancora un'altra bugia,
un'altra risata,
un'altra nebbia
un altro poi.
PuntoG
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