venerdì 15 aprile 2011

Di orologi e pioggia

Già piove questa mattina. E la terza sveglia si è fatta sbatacchiare le orecchie da una specie di martelletto metallico che quando ci sbatte sopra le ciabatte si infilano al volo nei piedi, e non viceversa.
Piove, l'ho detto prima. Fuori per le strade bagnate, dentro per gli orologi sparsi ovunque e di qualunque foggia e colore. Vorrà significare qualcosa doversi guardare sempre alle spalle perchè ovunque c'è una lancetta che ti punta minacciosa? Alle volte forse, stamattina certamente. Stamattina serviva il cappotto e lasciare sparso sul tappeto il vestito colorato delle giornate calde. Pioggia e 39°. Il mondo dentro e quello fuori non sono mai in sintonia, un pò come il volere e ciò che è. Anche "Flying angel in the sky" sembra stonata in questa piazza stipata di auto che uno si chiede come smontare la propria per infilarla dentro la borsa e portarsela al lavoro insieme alle penne colorate. Un occhio arancione che ti fa l'occhiolino sembra una magia e anche l'omino che scende, si avvicina con un sorriso da sole delle Maldive e ti regala lo scontrino del parcheggio che "tanto io sto andando via".

PuntoG

3 commenti:

  1. che bellissimo post...

    e poi, anche io penso sempre a quanto è rara la coincidenza del meteo atmosferioco con il proprio meteo interiore. le rare volte che accade, sembra magia ....

    prish

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  2. Come una specie di Alice in Wonderland...

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  3. Si, magia Prishilla. E favola Pim.

    Grazie di scrivere qui. prima o poi vi offro un caffè :)

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