sabato 15 ottobre 2011

non-Regole

Non sempre esco quando sono felice. E non sempre sto a casa se sono triste. Nel senso che ci sono anche le eccezioni. Come stasera, che è sabato e non sono triste ma sto a casa. Giornate faticosissime che si sono srotolate ultimamente, e il non avere più vent'anni (in realtà neppure più trenta) si fa sentire nei tempi di recupero. Ciotola di riso Basmati, tisana depurativa e casa. Non è poi così tremendo. Magari mi guardo un film, mi faccio un bagno caldo versandoci ingenti quantità di liquido che fa schiuma, o più semplicemente mi leggo un libro, sotto il tepore, ormai piacevole, delle coperte. Non so se sono felice, ma non ho neppure l'ansia di esserlo. Sarà un buon sabato sera.

PuntoG

4 commenti:

  1. a leggerti non sembra tremendo proprio per niente. anzi, hai delle parole quiete che fanno voglia. chissenefrega della felicità. :-)

    prish

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  2. Beata solitudo, sola beatitudo... Paradossalmente, si è capaci di stare in compagnia soltanto se prima si sa stare da soli. E' un piacere raffinato, che (così mi sembra) cogli con piacevole leggerezza.

    Buon lunedì.
    Pim

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  3. "chissenefrega" degli stereotipi, di dare definizioni, di classificare. Già....perchè a furia di dovere per forza incasellare, finiamo per guardare il dito, e non la luna.
    Buonagiornata Prish

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  4. Ti quoto, Pim. O almeno cerco di farlo (non il quotarti, ovviamente :), perchè credo che la vita è come ce la sappiamo vivere, inventare, raccontare eccetera eccetera

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