Questa poesia l'ho amata appena scoperta sotto un bianconero torinese, e risale a molto tempo fa.
Ci sono cose che non hanno tempo e che vanno condivise.
PuntoG
MisunderstandigDa "Il pentolino per il mate" di badev
Dal bordo della piscina atlantica
e del “misunderstanding”
ti grido
che bisogno avevi di raggiungere l’altro lato del sonno?
non senza una sciarpa fatta da me, almeno.
Mi disfo in biglie
in rumore
sul pavimento metà inverno, metà oceano
in cui affondo
col palloncino legato al polso.
E’ il penultimo strappo di calendario
occorrono le calze e la pazienza
e coppie di estintori sul ballatoio,
dove aspetto, in buona fede.
Lei è sempre deliziosa
starnazza come le anatre nell’acqua a Central Park
e ha tutti i tuoi recapiti,
vedrai,
che ti telefona.
Sono molto felice che una mia poesia venga investita da tanta partecipazione. Non posso che dirti grazie e rallegrarmi di contribuire con le mie parole a questo inteessante giardino di letture reciproche che è il blog. Ti abbraccio. Barbara
RispondiEliminaSono felice di averla (anche) qui a casa mia. Insomma....siamo felici tutti. Anche quelli che passeranno da qui. Già so.
EliminaUn abbracio anche a te, Barbara
PuntoG
Mi piace molto l'ultima frase: le anatre non sono certo quelle di Salinger, il sarcasmo di quel "vedrai che ti telefona" sferza l'aria come uno schiaffo.
RispondiEliminaPim
In quello credo che noi donne siamo "speciali", Pim :)
EliminaPiace molto anche a me!
La gelosia è tutta in quelle quattro parole.
EliminaPiacere, Pim, a presto. B.