domenica 10 marzo 2013

Misunderstanding

Lei la trovate qui e come srotolando un filo di seta potete arrivale alle sue foto. Non so ne preferisco i vermetti neri delicati e leggeri come bolle di sapone iridescenti, oppure le inquadrature che lasciano intendere mille storie. Neppure il titolo del blog con riferimento a Cortazar, mi aiuta a scegliere.
Questa poesia l'ho amata appena scoperta sotto un bianconero torinese, e risale a molto tempo fa.
Ci sono cose che non hanno tempo e che vanno condivise.
PuntoG

Misunderstandig

Dal bordo della piscina atlantica
e del “misunderstanding”
ti grido
che bisogno avevi di raggiungere l’altro lato del sonno?
non senza una sciarpa fatta da me, almeno.
Mi disfo in biglie
in rumore
sul pavimento metà inverno, metà oceano
in cui affondo
col palloncino legato al polso.
E’ il penultimo strappo di calendario
occorrono le calze e la pazienza
e coppie di estintori sul ballatoio,
dove aspetto, in buona fede.
Lei è sempre deliziosa
starnazza come le anatre nell’acqua a Central Park
e ha tutti i tuoi recapiti,
vedrai,
che ti telefona.
Da "Il pentolino per il mate" di badev

5 commenti:

  1. Sono molto felice che una mia poesia venga investita da tanta partecipazione. Non posso che dirti grazie e rallegrarmi di contribuire con le mie parole a questo inteessante giardino di letture reciproche che è il blog. Ti abbraccio. Barbara

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    1. Sono felice di averla (anche) qui a casa mia. Insomma....siamo felici tutti. Anche quelli che passeranno da qui. Già so.
      Un abbracio anche a te, Barbara

      PuntoG

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  2. Mi piace molto l'ultima frase: le anatre non sono certo quelle di Salinger, il sarcasmo di quel "vedrai che ti telefona" sferza l'aria come uno schiaffo.

    Pim

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    1. In quello credo che noi donne siamo "speciali", Pim :)
      Piace molto anche a me!

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    2. La gelosia è tutta in quelle quattro parole.
      Piacere, Pim, a presto. B.

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