sabato 30 aprile 2011

Baciami, baciami, baciami.

Sabato mattina e aver voglia di braccia di Morfeo ancora, mentre i piedi s'infilano dentro le ciabatte e disperatamente cercano la strada verso la cucina.
Sabato mattina e l'uccellino del bollitore fischia e finalmente caffè caldo in tazza grande, come sempre. Fuori autunno, dentro occhi pesti perchè non si ha più 20 anni e far l'alba davanti ad un bicchiere di Porto non stira di certo le rughe.
Sabato mattina e sentirsi Pollicino che sbriciola pane della mente per farne traccia. Perchè "scrivere è come baciare, solo senza labbra. Scrivere è baciare con la mente" (D. Glattauer), e non è una citazione e basta.
Musica sempre, come il caffè in tazza grande. I Modà in qualche modo cantano i miei pensieri e a proposito di stradine di parole "per lo meno posso scriverti e semmai ti arriverà ciò che ho scritto almeno leggimi".
Sabato mattina e sorrido mentre riempio la scatola con su scritto "per le attese".

PuntoG

4 commenti:

  1. ho sorriso anche io, leggendo
    :-) Prish

    RispondiElimina
  2. A dire la verità, il tuo stile fresco e aereo mi aveva indotto a pensare che avessi davvero vent'anni o giù di lì... :-)

    RispondiElimina
  3. Fa venire le rughe sorridere, ma ci importa, vero? :-)
    Grazie Prishilla

    RispondiElimina
  4. Giù Pim, molto giù ;-)
    Ma è un complimento e me lo tengo!!!!

    Grazie

    RispondiElimina