giovedì 1 marzo 2012

Del coraggio da inventare #1

Questo è la mia camera della decantazione. Il mio posto dove dare aria a qualunque pensiero prima di trasportalo, eventualmente, nel mondo. E' in realtà la seconda camera. La prima è il cuore. Prima di finire qui i pensieri giacciono in un'angolo all'incrocio tra atri e ventricoli, coi globuli rossi che gli fanno "ciao" con la mano quando li sfiorano passando. Perchè a non dirle, le cose, non sembrano neppure vere, o comunque si può "fare finta" che vere non lo siano.E io ho fatto finta, fino a quando ho potuto.Insomma, tra qualche mese avrò un figlio. No che non lo volevo, no che non mi sento pronta, no che non l'avevo programmato. Se avessi avuto il coraggio forse l'avrei restituito agli angeli, ma il mio coraggio è come la neve di marzo al sole. E allora l'accoglierò, così come ho accolto il padre. Nell'arrivo e nella partenza. Pregherò il dio delle stelle e del mare di non farmelo crescere a pane e rabbia, perchè io lo so che il rischio è tanto. Questo sole giallo più del solito mi fa pensare che potrò tenere le finestre aperte mentre gli dipingerò la stanza, e questo mi dà coraggio. Perchè il sole aiuta, di sicuro più della nebbia e della pioggia. Almeno all'umore. Dovrei pensare di smettere di fumare e organizzare una cena per comunicarlo agli amici. E comprare un vestito nuovo, magari color del cielo.

PuntoG

4 commenti:

  1. Oh.
    Quali parole per commentare questo pensiero appena emerso dall'incrocio fra atri e ventricoli?
    No, non ne ho.
    Eppure voglio esserci, qui, in questa camera di decantazione numero due, ad ascoltare questo pensiero e ad aspettare di sapere che effetto ti fa, ora che lo hai detto e che qualcuno lo ha ascoltato.
    Quindi no, non ho parole da lasciare ma ho
    - un barattolo di vernice gialla
    e
    - un bel paio di pon pon, la divisa del tuo fan club e molto fiato nei polmoni per fare un tifo come comandano gli dei.

    un abbraccio, prish

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  2. Ci sei sempre, nella mia blogstrada (che poi è "solo" vita) col passo da ballerina col tutù. Accolgo la vernice, i pon pon e più di tutto il tifo. Sai una cosa prish? Mi hai fatto venire i lucciconi agli occhi. E, anche per questo, ti ringrazio.
    E un abbraccio anche da qui :)
    PuntoG

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  3. Decantazione fa pensare a un buon bicchiere di vino da condividere, quando la conversazione si fa più intima e confidenziale. Quando si lascia che la sera si accosti senza sucitare timori e il tempo si schiarisca prima dell'indomani.

    Ti sostengo anch'io, sommessamente, con un sorriso.
    P.

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  4. Accostarmi senza timore, ci proverò. Ti ringrazio per il sostegno e ricambio il sorriso.

    Grazie grazie
    .G

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