PuntoG
domenica 21 ottobre 2012
Come una sirena
PuntoG
mercoledì 3 ottobre 2012
venerdì 21 settembre 2012
Parafrasando Shéhérazade #4
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
"Un caffè?"
"Un caffè." É qui che arriva Vincent. Il posto dove andiamo è così lontano che sembra di aver raggiunto la Francia, anche se poi non è vero.
Quando penso alla tua voce è quella di quando hai scoperto che ti avevo portato in un campo di papaveri. Vincent non era poi così contento che non ci fossero i girasoli, anche se la luce e i colori erano quelli dei suoi quadri. E il sole "a tal punto".
"Guarda."
"Bello" hai detto, con un suono che è sembrato molto meglio del campo e più lungo del viaggio, o così mi è sembrato. La "e" aperta come il cielo, la "o" tonda come il disegno di Giotto e morbida come un batuffolo di cotone. Abbiamo raggiunto i tulipani quasi di corsa. Erano così alti che sembravano arrivare al cielo e le ombre facevano strani zig zag. Poi è arrivato il Bianconiglio di corsa, come sempre, urlando che era in ritardo. Anche noi lo eravamo. Abbiamo mangiato un biscotto ed è sparito tutto: Vincent, i tulipani, e gli zig zag.
Quando ti penso è così che ti vedo, e la voce che sento è quella. Gli occhi che scattano e scrutano, le "e" aperte e le "o" tonde. Come Alice infilo le dita in tasca, mi conforta il contatto con la ruvidezza dei biscotti. Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere.
E ascoltano questa musica qui.
Aprì gli occhi e spense le candele.
Sorrise.
PuntoG
giovedì 13 settembre 2012
IMHO
Così scrive un amico. Però quando qualcuno va via, bisognerebbe mettergli in mano, con una carezza, un quadrato di carta a righe, ripiegato su stesso come una specie di origami. Nella parte più interna il proprio nome, scritto con la stilografica, magari una Montblanch. La trama di cellulosa andrebbe conservata al buio, dentro un barattolo a chiusura ermetica. Per mantenere intatta la fragranza e impedire all'ossigeno di svaporare l'inchiostro. Riaprirlo tra vent'anni, direbbe Lucio.
C'è un tempo per ogni cosa. Ora è tempo di pubblicare questo post covato per un giusto tempo.
venerdì 31 agosto 2012
Aria
Nuvole di lavanda,
passi sulle punte
e una danza.
Salgo sull altalena,
i piedi
ondeggiano l'erba.
Faccio un salto,
respiro.
Indosso il cappello
e mi giro.
Disegna una margherita,
sulla mia mano.
PuntoG
domenica 26 agosto 2012
5
«La pazienza è il primo atto d'amore.
Ricoprire di attenzioni qualcuno che non ci appartiene è il secondo atto d'amore.
Il quarto atto d'amore è il silenzio.
Il quinto atto d'amore è la fiducia.»
PuntoG
sabato 25 agosto 2012
Calura
Scivola e riempie
solchi di pianto
e ragnatele di sorrisi.
l' acqua straborda
dai pori,
diventa goccia:
una, tante.
Il fiume fa ragnatele
sul tuo volto
e s'infila
nei solchi del tempo.
L'occhio
cade sull'indice.
L'unghia una distesa,
di fiori bianchi.
Sorridi e ti guardo.
«Ma tu, quanti anni hai?»
PuntoG
sabato 18 agosto 2012
Ti ricordi? #1
Piovve a dirotto quando uscimmo dal bar in cui avevamo bevuto un caffè. L'aria si fece fredda all'improvviso, ci infilammo dentro un portone per evitare gli spruzzi d'acqua che arrivavano sulla mia camicia di lino bianco. Avevo una collana azzurra, questo me lo ricordo: dei tuoi vestiti non ho memoria. So che ad un certo punto spiovve.
«Una pizza?»
«Una pizza.» rispondesti.
Mi piaceva trascinarti sulla pista da ballo e insegnati i passi che neppure io conoscevo. Tu sorridevi, sorridevi sempre. Me ne accorgo solo adesso che a pensarci quei denti bianchi mi sembrano pronti per una fotografia da copertina. Solo che quelli non erano fogli di giornale ma la mia vita dentro cui t`infilavi come in un golf trovato sul letto.
Allora mi piaceva il tuo sorriso poggiato sul cuscino accanto al mio, vicino ai panni stesi, tra le candele accese per la cena.
Sorridevi mentre volavamo dentro alle nuvole di "zucchero filato che se le mangi ti addolciscono il cuore". Tu sorridevi e pioveva: dentro l'aereo, nella camera d'albergo, nella rambla. Piovve per tutto il viaggio, come la prima volta che c'incontrammo: anche sull auto mentre dall aeroporto tornavamo a casa. Non serviva al ombrello a ripararci. Credo che sprofondai il mio bagaglio dentro l auto, dissi un «vado», tu rispondesti «ciao» e mi ritrovai a guidare nella notte, verso casa. Non so so sia andata davvero così: il senso è questo.
Ritornare è stato infilare la testa dentro le valigie da disfare, come tutto il resto: pioggia e sorrisi.
Non è rimasto nulla, neppure un briciolo di nostalgia.
PuntoG
ndr fuggire dai sorrisi cartolina
lunedì 6 agosto 2012
(bi)sogno
sabato 28 luglio 2012
dammi
un fiore,
fogli bianchi
per un rogo di desideri.
la notte abbraccia.
ali
accompagnano coi grafemi.
perle arrotolate
attendono silenziose.
dammi il rogo,
la montagna,
le lacrime che concimano la vita.
un posto dammi.
e il coraggio del mio nome urlato.
PuntoG
martedì 24 luglio 2012
Parafrasando Shéhérazade #3
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
"Non m'importa", mi dici.
T'importa dell'aria, degli odori,
della luce che entra nelle mie stanze.
Ti racconto della nuvola
a forma di ciambella appena fritta
ai bordi della giostra,
dell'aria che profuma di pino e di terra,
della parete bianca a cui mi appoggio.
Mi racconti di un cielo senza stelle,
della cassaforte che non c'è più,
della sedia che gira,
di coperte arrotolate,
di un giaciglio che non accoglie
e di una valigia dietro la porta.
La musica si spegne
mentre t'infili
dentro l'azzurroazzurro
del tuo deserto,
e mi racconti dei colori cangianti
ad ogni battito del cuore.
La musica si è spenta
e una voce
è entrata nella notte.
Ho guardato il cielo
e l'ho visto azzurroazzurro.
Aprì gli occhi e spense le candele.
Sorrise.
PuntoG
lunedì 23 luglio 2012
Signora Milena
venerdì 20 luglio 2012
I vantaggi del gruppo
Michael Jordan
martedì 17 luglio 2012
As Good as It Gets
« Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore » |
PuntoG
lunedì 16 luglio 2012
Pirate smile
E tour che fanno scrivere una canzone come questa qui.
PuntoG
domenica 15 luglio 2012
Non tutto ciò che brilla eccetera eccetera
sabato 14 luglio 2012
Ho paura. Non ci riesco
giovedì 12 luglio 2012
Alle volte ci vuole proprio...
Io se voglio dire sì dico sì, se voglio dire no dico no e se voglio dire vaffanculo dico vaffanculo. E quindi vaffanculo."
mercoledì 11 luglio 2012
Felicità a colori
«Ne prendiamo atto e ci concentriamo sui colori»
"Felicità dentro un disegno a matita. Però colorato" - Chiara Gamberale
martedì 10 luglio 2012
Entomologia
E' scritto.
Almeno a volare ci si prova.
PuntoG
domenica 8 luglio 2012
E' successo.
- Si?
- Si.
PuntoG
martedì 12 giugno 2012
Splitscreen
lunedì 11 giugno 2012
Buona settimana Mondo
Buona settimana Mondo!!! :)
PuntoG
P.S. chi sa cosa commenterebbe Haruki Murakami a proposito del correre!!!???
domenica 10 giugno 2012
Di cose che non hanno prezzo
sabato 9 giugno 2012
venerdì 8 giugno 2012
Parafrasando Shéhérazade - L'op(posto) #2
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
“Apri questi maledetti occhi di pesce"
“Posso. Se tu vedessi quello che vedo io, li potresti aprire”
“Da dove ti spuntano questi insulti, piccolo giovanotto?”
“Che insulti? Dico quello che vedo"
“Ora continua". Allontanò le dita da sopra gli occhi e poi con quelle dita si allontanò dai lati del naso, passando per la bocca, fino al mento. E non mi posò le labbra sulla bocca serrata dall'ovvietà.
“Ovvietà" dissi quando si staccò, facendolo velocemente.
“Questo non era tuo. Non te lo chiedo mai, ti piace l’odio?”
“Be’ no, se è questo, no". Pensai che non avrei capito nessun libro da quel momento in poi. *
PuntoG
*(molto) Liberamente tratto da "I pesci non chiudono gli occhi" - Erri De Luca.
Sperando che non me ne voglia troppo, da lassù.
giovedì 7 giugno 2012
Parafrasando Shéhérazade - L'op(posto) #1
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
Com'è che un amore comincia? "Comincia quando c'è n'è di più, quando c'è n'è il giusto, quando in realtà c'è sempre stato. Un amore comincia perché qualcosa lo alimenta: allora bisogna usarlo, forse, l'amore. Ma comincia pure quando non lo si alimenta e: tutto cambia dopo il primo giorno. Così perfetto che pare vero. E allora forse almeno un po' bisognerebbe non usarlo, l'amore. E se poi comincia perché mentre non lo usi vola per aria e si unisce? Quello può capitare. Così come che lo lanci in aria, sul serio, e quello però ti torna più indietro: può capitare. O magari comincia perché te lo scordi da qualche parte, perché lo vuoi tenere sempre chiuso in tasca per perderlo, ma così rinasce: sboccia. Comincia perché andavi lentamente, comincia perché vai avanti, comincia perché vuole cominciare, perché deve cominciare. Comincia perché è cosa più possibile da dimenticare, quando un amore comincia, che potrebbe non finire. *
Aprì gli occhi e spense le candele.
PuntoG
*(molto) Liberamente tratto da "Le luci nelle case degli altri" - Chiara Gamberale
«Come tutte le persone malamente toccate dalla vita, anch'io pensavo che più cose sai meno soffri, hai la situazione sotto controllo. Poi ho capito che non hai bisogno di far sapere tutto a tutti, e viceversa, per amare ed essere amata: le persone che veramente tengono a noi sono quelle che ci capiscono, e che noi capiamo, nel profondo. Inutile fare i ragionieri dell'esistenza degli altri: perdi la vita, se la analizzi troppo. È una frase terapeutica, per me, ed è il punto al quale sono arrivata nel mio rapporto con le persone, che mi diverte e mi atterrisce. Per questo tengo tanto a questo libro: è il più autobiografico».
Da un'intervista alla Gamberale a proposito del libro.
mercoledì 6 giugno 2012
Di Vento
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla pelle,
sentire gli odori, catturarne l'anima.
Perchè li c'è verità, li c'è dolcezza,
li c'è sensibilità, li c'è ancora amore.
A. Merini
venerdì 1 giugno 2012
Istruzioni per, avrebbe scritto Cortàzar
giovedì 31 maggio 2012
Cari amici vi scrivo
mercoledì 30 maggio 2012
Parafrasando Shéhérazade #2
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
C'è un albero di limoni in un orto, accanto al banano con le foglie cadenti. D'estate è frescura sotto la sua chioma fitta e i frutti sono grossi come cedri. D'estate c'è rumore sotto le fronde, non solo di grilli. Le bambine svolazzano i fiori dei vestiti e giocano a far le fate. Basta un cono di carta a creare incantesimi. La merenda è un limone tagliato a fette da qualcuno dei grandi. Le dita sprofondano nel barattolo del sale. Smorfie ridenti fanno eco all'affondo dei denti nella polpa, si mischia al sale e all'odore di salsedine che arriva dal mare. Il vespro spegne le voci. L'orto non ha lampade e si torna a casa. Il passato odora di zagara.
PuntoG
giovedì 24 maggio 2012
Parafrasando Shéhérazade #1
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
Foto scattata e di proprietà di PuntoG |
Dentro il cassetto le perle nere cianciavano rumorose, ridendo con un cinguettio. Si spingevano, anche. Qualcuna, nel salto, provava a fare un triplo salto mortale. Allora tutte tacevano e trattenevano il fiato, fino al tonfo dell'atterraggio che le scompigliava tutte.
PuntoG
mercoledì 23 maggio 2012
Donne du du du
(magari sotto la pioggia, come in questo posto qui. Perchè loro - alcune, almeno - sanno avventurarsi a camminare sotto i temporali. E non aprono l'ombrello.)
domenica 20 maggio 2012
Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno
Tu pensi per parole, per te il linguaggio è un filo inesauribile che tessi come se la vita si facesse narrandola. Io penso per immagini congelate in una foto. Ma non impressa su una lastra, piuttosto come disegnata a penna, è un ricordo minuzioso e perfetto, dai volumi morbidi e dai colori caldi, rinascimentale, come un’intenzione colta su una carta porosa o su una tela. E’ un momento profetico, è tutta la nostra esistenza, tutto il vissuto e il da vivere, tutti i tempi simultanei, senza inizio nè fine. Da una certa distanza guardo quel disegno, in cui ci sono anch’io. Sono spettatore e protagonista. Sono nella penombra, velato dalla foschia di una tendaggio trasparente.
[...] Sono lì con te e anche qui, solo, in un altro tempo della coscienza. Nel quadro la coppia riposa dopo aver fatto l’amore, la pelle di entrambi luccica, umida. L’uomo ha gli occhi chiusi, una mano sul proprio petto e l’altra sulla coscia di lei, in un’intima complicità. Per me questa visione è ricorrente e immutabile, nulla cambia, è sempre lo stesso sorriso placido dell’uomo, lo stesso languore della donna, le stesse pieghe delle lenzuola e gli stessi angoli bui della stanza, sempre la luce della lampada sfiora i seni e gli zigomi di lei con la stessa angolatura, e sempre lo scialle di seta e i capelli scuri cadono con identica delicatezza.
Ogni volta che penso a te ti vedo così, ci vedo così, fissati per sempre su quella tela, invulnerabili alla corrosione della cattiva memoria. Posso divagarmi a lungo su quella scena, fino a sentire che entro nello spazio del quadro e non sono più colui che osserva, ma l’uomo che giace accanto a quella donna. Allora si spezza la simmetrica quiete del dipinto e sento le nostre voci vicinissime.
”Raccontami una storia,” ti dico.
“Che storia vuoi?”
“Raccontami una storia che non hai mai raccontato a nessuno.”
sabato 19 maggio 2012
on - off
venerdì 18 maggio 2012
Si dice che.....
José Saramago - La caverna
C'è un silenzio dentro ognuno di noi. Talvolta rumoroso. Credo si chiami dolore e faccia sbiadire i colori. Porta una scritta: fragile, maneggiare con cura.
PuntoG
mercoledì 16 maggio 2012
Ali di gatto
" Ah si? E che cosa ha capito?"
"Che vola solo chi osa farlo".
L. Sepulveda - "Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare"
PuntoG
martedì 15 maggio 2012
Alba
PuntoG
lunedì 14 maggio 2012
Dove si nasconde l'infinito, somewhere, eccetera eccetera
i tuoi passi. Cammini
fra ciò che vedi. Soltanto.
a diecimila chilometri,
abbandoni tutto, ti lanci
su prore, su ali,
sei subito lì; con i baci,
coi denti lo laceri:
non è più dubbio.
Tu mai puoi dubitare.
i misteri. E i tuoi enigmi,
ciò che mai potrai capire,
sono le cose più chiare:
la sabbia dove ti stendi,
il battito del tuo orologio
e il tenero corpo rosato
che nel tuo specchio ritrovi
ogni giorno al risveglio,
ed è il tuo. I prodigi
che sono già decifrati.
solo una volta, una notte
che t’invaghisti di un’ombra
- l’unica che ti è piaciuta -
Un’ombra pareva.
E volesti abbracciarla.
Ed ero io.
Pedro Salinas - La voce a te dovuta
...ed è in certi sguardi che si nasconde l'infinito...(ed anche in questo posto qui)
PuntoG
domenica 13 maggio 2012
Alice un paese di meraviglie #5
"Non è il caldo", pensò il fante di spade.
Il bianconiglio arrivò di corsa, come sempre.
Alice era svaporata.
Il Brucaliffo mosillabava Zimà davanti al narghilè.
PuntoG
giovedì 10 maggio 2012
Dove il cielo è più sereno (?)
Foto scattata e di prorietà di PuntoG |
martedì 8 maggio 2012
L'ora di mezzo
lunedì 7 maggio 2012
domenica 6 maggio 2012
day by day
Questo, davvero, sarebbe meraviglioso. Sarebbe dolce, la vita, qualunque vita. E le cose non farebbero male, ma si avvicinerebbero portate dalla corrente, Si potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare. Farsi ferire, anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente umano. Basterebbe la fantasia di qualcuno - un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuole parlare.
Strada clemente, e bella. Una strada da qui al mare."
(Fonte wikipedia)
venerdì 4 maggio 2012
Cercando puntini di luce#1
¡Tierra, Cielo!
Cinco, seis
¡Paraíso, Infierno!
Siete, ocho, nueve, diez
Hay que saber mover los pies
"Si deve sapere come muovere i piedi" nel gioco del mondo, per andare dalla parte giusta.
E ascoltare questa cosa qui.
"Yo te siento temblar contra mí como una luna en el agua" trovo sia una chiusa perfetta.
PuntoG
mercoledì 2 maggio 2012
“siamo qui”
“io ci sono, tu ci sei”
“si si, presente”
di sicuro un posto divertente
energia buona da usare
sicurissimo
per prendere rincorse
saltare ostacoli
e aprire canali
tirare fuori
tirare dentro
un bel momento insomma
di una intensità inusitata
inusitata mi piace
mezz'ora?
mezz'ora
click
click
(ndr la mezz'ora cominciava approssivamente con questa musica qui)
PuntoG
lunedì 30 aprile 2012
Ho visto una nuvola che diventava un drago #3
“io ci sono, tu ci sei”
“si si, presente”
stupendo
una cattura
un colpo preciso
i vermetti neri
già
quelli delle 23 47 i miei
cavolo nostri
nostri
senti lo facciamo
che dici
facciamolo
quattro mani
quattro mani....
F
A
N
T
due teste tutto compreso
A
S
T
I
C
O
gambe piedi optional
possibilità di rotolare
occhi inclusi nel pacchetto
niente regole
occhi dentro
nuvole e draghi
montatura omaggio
con le famiglie
brio....
bollicine
e allora quando cominciamo ??
bolle
e mongolfiere
bollette
un pianto che dura
una pianta che matura
una luna che spunta
una stella che canta
il fischio
il fischietto
l'uomo che sarei guardando la stella il tempo che basta
per capire
non ce l'ho
cavolo
non ce l'ho
la stella l'hai già guardata
sembra che guardi lei la stella
si, lei la guarda mentre sbatte le ciglia
lei mi confonde
e gli anelli di fumo salgono piano
sbatte le ciglia
sbatte le ciglia e si perde nei pensieri
non sono uomo da sopportare ciglia che sbattono e fumo che sale addirittura
i pensieri piano piano
lui guarda la stella galoppando sul drago
e s'infila negli anelli di fumo coem fossero i cerchi del giocolieri del circo, e sorride
aveva dimenticato l'emozione di galoppare nel vuoto
e farsi guardare
l'applauso è una frustata
feroce
bellissima
lei batte le mani
potrebbe morire
e sorride
perchè sa che non potrebbe morire
è un istante enorme
e il suo cuore potrebbe scoppiare
è l'universo in una nuvola
senza avvertire
e invece batte solo forte forte
e segna il tempo di una musica
che lei ascolta dentro le cuffie
è l'unica che ricorda
sempre la stessa
lo sa dagli occhi di lei
che hanno le stelline dentro
e brillano dentro la notte buoia
scendi e vieni qua
ti prego
una possibilità da drago
anche io
la vorrei
lei lo guarda
ti prego
non dire nulla
lo guarda per un tempo che a lui sembra lunghissimo
in silenzio
non deve finire
io non so fare altro
cavalco draghi
stregato dalla musica che sai
cerco stelline
allora lei con un gesto lentissimo le porge la mano chiusa a pugno
la avvicina al viso di lui
sempre chiusa
lui la guarda smarrito
poi pian piano
la mano sempre più vicina
le dita si schiudono
lui chiude gli occhi
apri gli occhi pensa lei
lui la sente
no no no no
sente il suo pensiero
e le dita che si schiudono
con rumore della neve che cade
sulle foglie secche
sul palmo della mano
una stellina
per lui
a quel punto tutti cadono in ginocchio
il cielo sbiadisce
una voce annuncia lo spettacolo successivo
spolverando i costumi escono di scena
tenendosi per mano
fantasia draghi l'uomo la donna
il domani
il forse
il perchè
hai fame tu ?
si ho fame
e tu?
io mi bevo una roba
non fumare !!!
non fumo, ma bevo anch'io
che bella serata
quanta gente
guarda che disastro di emozioni
sediamoci un pò
guarda che meraviglia di emozioni
si, un pò
ok
che silenzio
mi piace
si sentono i pensieri
si
forse anche i draghi e le stelle
li senti tu?
non so forse non mi crederai
ma io ....
io ....
tu cosa?
IO LI VEDO !!!!!
ma è meraviglioso!!!!!
la sai una cosa?
dai
avevo paura di dirtelo
what
perchè non sapevo cosa avresti pensato ma
anche io li vedo
evvvvvaaaaaiiiiiiiii
siamo arrivati
siamo arrivati, dici?
e come fai a saperlo?
avevo un commilitone che
che?
ti prendeva da una parte
ti guardava un pò di traverso
lui diceva che ti faceva l'analisi
immancabilmente concludeva con
tu sta male !!!!
era fortissimo gli facevamo il verso ma lui serissimo
lei ride
bene se ride
eravamo ragazzi
se ridiamo lo siamo ancora, non credi?
lo siamo per sempre
mi piace per sempre!
non farti guastare dal dolore
l'ottavo
è quello
la meraviglia
posso fare una piroetta?
attenta ma certo che si
faccio una piroetta ogni volta che ti ricordi le cose che dico. Posso?
puoi ma ti metti nei guai
ho una memoria pazzesca
qualcosa ogni tanto lascio andare
sono già nei guai
why
se sto seduta a bere una cosa con uno che vede i draghi, come me
ah indubbiamente
ma forse
e anche un pò lo sei anche tu
forse?
è più facile che bere con un drago (come beve un drago?) e guardarsi intorno
indifferenti agli sguardi, come minimo incuriositi
un frequentatore di draghi non passa inosservato
io è tutta la vita che sono nei guai
praticamente non è una anomalia
anche io è tutta una vita che sono nei guai
click
click
(ndr lo spettacolo finiva con questa musica qui)
PuntoG